FINAMBOLIC 324 │Revolut, prestiti istantanei anche in Italia │Sandbox addio, è tempo di hub│Il bot val bene un’assicurazione│No agli smartphone AI │Amazon, il 91% dei dipendenti è contro il rientro
Ogni settimana, il martedì, alle 7 parliamo di fintech, insurtech e just tech.
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Fintech news 1 / Revolut lancia i prestiti istantanei con l’app
La notizia> Dopo Lituania, Irlanda, Romania, Polonia, Francia, Germania, Spagna e Portogallo Revolut sbarca anche in Italia con i prestiti personali da richiedere tramite app. In 5 minuti, garantisce la neobank, i clienti possono ottenere un prestito da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 50.000, da rimborsare in un periodo compreso tra 6 mesi e gli 8 anni. Non ci sono costi di ammortamento e commissioni e l’intero processo è 100% digitale e istantaneo, senza bisogno di documenti fisici. Obiettivo di questa nuova offerta e di altre che verranno lanciate a breve è fare concorrenza alle banche tradizionali e diventare il conto corrente principale dei clienti.
👉 Ecco un esempio. Se si richiede un prestito di 5.000 euro in 2 anni: la rata mensile di 118,67 euro (Tan 6,29%, Taeg 7,7%), l’imposta di bollo 88 euro. L’importo totale da pagare è di 5.784,18 euro.
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🔗Revolut entra nel mercato dei prestiti personali e lancia una nuova sfida alle banche italiane - Dealflower.it
Fintech news 2 / Se i sandbox hanno fallito, gli aeroporti possono essere l’alternativa
La notizia> Interessante questa lettura proposta dal World Economic Forum sui limiti dei sandbox regolamentari come spazio privilegiato di sperimentazione per il settore fintech, una sorta di “feticcio” dell’industria. Nonostante almeno 50 Paesi li abbiano attivati, finora grandi risultati non se ne sono visti. Anzi pare proprio, si dice nel testo, che “la sabbia della sandbox venga utilizzata per affossare le buone idee o per creare uno svantaggio competitivo e l'obsolescenza tecnologica data la velocità della concorrenza. Di conseguenza, le sandbox sono cadute in disgrazia”.
L’alternativa? Gli aeroporti regolatori cioè spazi in cui le fintech possono non solo sperimentare, ma anche crescere, stabilire partnership con banche e attrarre investimenti, in modo simile a come un aeroporto collega viaggiatori a destinazioni globali - creando anche spazi “neutri” tra paesi e regole. Questo modello facilita l'accesso ai mercati finanziari reali e offre la possibilità di "atterrare e restare", piuttosto che limitarsi a testare prodotti in un ambiente chiuso come nei sandbox. Tra gli hub globali, dove si sta già sperimentando questa formula ci sono: New York, Singapore, Parigi, gli Emirati e Bermuda. Negli UAE, ad esempio è già stata avviata l’ADGM (Abu Dhabi Global Market), sistema regolatorio che consente alle fintech di operare in pre-clear creando un ambiente favorevole per l'innovazione nel settore delle criptovalute. Idem nelle Bermuda, che può essere considerato un hub per le assicurazioni innovative e che ha fatto crescere startup come Ensuro, che sfrutta la blockchain per nuove forme di assicurazione.
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🔗Fintech has outgrown sandboxes. Now it needs airports - Fonte Weforum.org
Insurtech news / L’AI val bene un’assicurazione, se semplifica i processi
La notizia> La burocrazia legata ai prodotti assicurativi è mal sopportata dagli utenti - e fin qui, difficile non essere d’accordo. Il 56% preferirebbe affrontare fastidi comuni della vita, come rimanere bloccati nel traffico (10%), vivere di nuovo con i genitori (19%) o assistere a un concerto di un artista che non gli piace (24%) piuttosto di stare al telefono o incontrare di persona un consulente per scegliere la polizza - addirittura. Lo dice un sondaggio globale di Talker Research condotto su un panel di 4.000 persone tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia. Nonostante più del 60% degli intervistati sia abbastanza soddisfatto della propria copertura assicurativa e preferisca dei consulenti umani ai bot, una percentuale sempre maggiore, dal 36% al 25% a seconda dei Paesi, ritiene che l'AI sia più utile per comprendere informazioni assicurative complesse. Insomma se serve a semplificare ci si adatta anche a Mister/Ms/Mrs Bot!
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🔗UserTesting Global Survey: 88% of Adults Prefer Human Assistance for Insurance Advice, but AI Interest is Rising- Fonte Businesswire.com
Tech news 1 / Perché non dovete comprare uno smartphone AI
La notizia> Immaginate che un telefono intelligente (vedi Aigeist 30 su Smartphone e AI per una rassegna aggiornatissima) riesca a far elaborare il lutto a una bambina per la perdita del suo pesciolino rosso grazie a uno slideshow di pochi minuti e una canzoncina sdolcinata. Semplice no? Lo suggerisce una delle ultime pubblicità dell’iPhone 16, invero piuttosto cringe, se non addirittura creepy. E se nel futuro l’AI venisse usata come pratica per perdite più gravi? Esternalizzare il pensiero e i sentimenti all'intelligenza artificiale generativa ci rende davvero più smart? O rischiamo invece di essere parte di un esperimento sociale globale, simile a quello del lancio delle piattaforme di social media dalla metà degli anni Duemila, che hanno portato a una oligarchia di pochi e allo scontento (frode, bullismo, ansia e narcisismo) di molti? Se avete dei dubbi se acquistare o meno la next-gen AI smartphones, in questo articolo, alcuni validi motivi per non farlo.
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🔗Do not buy an AI smartphone- Fonte: Newstatesman.com
Tech news 2 / Amazon e il ritorno in ufficio 5/7: il 75% piuttosto lascia il lavoro
La notizia> Amazon ha deciso che dal 2 gennaio 2025 tutti i dipendenti dovranno tornare a lavorare in presenza 5 giorni su 7. La notizia non ha suscitato alcun entusiasmo tra i lavoratori, anzi. Solo il 9% del personale intervistato, da una fonte esterna, ha dichiarato di essere soddisfatto del “back to office” e il 73% sta addirittura valutando di cambiare lavoro proprio a causa di questa richiesta. Nei forum gira voce che il colosso dell’ecommerce faccia fatica anche a reclutare nuove risorse che hanno abbandonato la loro candidatura proprio dopo questo annuncio. Che piaccia o no lo smart working non è un’opzione, è la regola. Secondo una rilevazione di Indeed, la piattaforma dedicata a chi cerca e offre lavoro, il numero delle ricerche per occupazioni che contemplino la modalità ibrida sono in aumento del 12,8% rispetto all’inizio dell’anno.
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🔗91% of polled Amazon staff unhappy with return-to-office, 3-in-4 want to jump ship - Fonte: Theregister.com